18 dicembre 2011

1921: Il Mistero di Rookford - Nick Murphy

Il mistero di Rookford in una parola: delusione. In due: occasione sprecata. Un film che non ha nulla di nuovo da dire, troppo lungo e così lento da sembrarlo ancora di più, fatto con varie parti viste e riviste in altri film, però assemblate male. Spaventi “a gratis” (la faccia mostruosa che sbuca fuori di colpo con un sonoro BUUU! che esce a 200 decibel dalle casse) ma completamente decontestualizzate, che non aggiungono niente alla narrazione ma anzi sottraggono credibilità ad una trama già debole. Se voglio questo tipo di spavento mi guardo uno dei centinaia di video “scary pop up” su YouTube e ho risolto in sessanta secondi. Se un film è una lentissima commedia che si trascina per quasi due ore senza che accada quasi niente, due o tre di questi spaventi messi qui e lì servono solo a svegliare lo spettatore che si è addormentato sulla poltrona, solo per poi farlo ricadere nel sonno per i trenta minuti seguenti.

3 dicembre 2011

Trauma - Patrick McGrath

Nei romanzi di McGrath c’è sempre uno psichiatra che gravita intorno alla narrazione. In questo caso, però, ne è il protagonista assoluto. Charlie ha un matrimonio fallito alle spalle, è l’amante clandestino della sua ex moglie e vede sua figlia meno di quanto vorrebbe, mentre intrattiene una relazione con una donna fragile e bisognosa di attenzioni che ha conosciuto in un bar. I traumi repressi dei pazienti che ha in cura si mescolano ai suoi e a quelli delle persone che fanno parte della sua vita, in uno spaccato mentale che cerca di far luce sull’inconscio e sulla verità sepolta sotto alla memoria. Ma Charlie è equilibrato e superiore agli altri in virtù della sua conoscenza dei meccanismi mentali, o un semplice paranoico? Il motivo per cui il suo matrimonio è fallito è stato un suo errore o una fatalità inevitabile?