16 novembre 2011

Insidious - James Wan

Insidious di James Wan non brilla certo per originalità della trama, però vale la pena di vederlo. Come in molti altri film horror, c’è una casa infestata,  ci sono oggetti che si spostano da soli e che provocano incidenti domestici. Ci sono fantasmi che si materializzano. Ad un appassionato queste premesse non sono nemmeno sufficienti a creare un po’ di aspettativa. Eppure Insidious riesce a compiere il miracolo, là dove non sembrava possibile. La messa in scena fa saltare sulla sedia più di una volta e non con i soliti cliché (la mano che sbuca dal terreno, il gatto che salta fuori  miagolando, il bambino giapponese che salta fuori miagolando…). Questo film è puro divertimento, perché all’interno di una trama scontata che sembra non riservare sorprese, orchestra invece la paura in modi che finora nessun altro film aveva sperimentato.

5 novembre 2011

Imperial Bedrooms - Bret Easton Ellis

Leggere un romanzo di Bret Easton Ellis è sempre un po’ come guardare un film di Lynch: significa perdersi in una vicenda dai contorni fumosi come quelli di un sogno, che a tratti sfocia nelle tinte fosche dell’incubo. Ci sono lunghi piani sequenza a bordo di auto buie su strade panoramiche (in questo caso la Elevado al posto di Mulholland Drive), produttori che devono girare un film, complotti e fantasmi. Un ritorno ai personaggi di Meno Di Zero, cresciuti di vent’anni ma ancora disperati. Nonostante la maggiore età, il leitmotiv resta sempre la scritta “SPARIRE QUI”, che appare su sfuggenti cartelli stradali e sugli specchi dei bagni: vero e proprio grido d’aiuto di una generazione in totale post-caduta dei valori, persa in un horror vacui che anche da adulti viene riempito solo da droga, violenza e sesso estremo.